Piccolo borgo antico che offre un panorama mozzafiato sul agro Nocerino sarnese nord dove sullo sfondo si erge il Vesuvio ed il Golfo di Napoli.
Sviluppatosi mano a mano attorno al nucleo storico del Rione Sala, rione dai caratteristici scorci, il paese si è arricchito di molte frazioni inglobate con gli anni al centro.
A San Bartolomeo Apostolo, patrono di Corbara, è dedicata la chiesa principale, eretta, nel ‘500, in località Piazza, allora
periferia del paese.
Altre due chiese testimoniano l’amore per l’arte e la fede dei corbaresi: quella di San Giuseppe, che richiama meglio, per la sua ubicazione, la religiosità domestica del Medioevo e quella di Sant’Erasmo, dove fanno bella mostra di sé, due tele attribuite al pittore Luca Giordano massimo esponente della scuola napoletana del seicento.
Simbolo del paese è il pomodoro di Corbara o Corbarino, fresco o trasformato, è quello che più si contraddistingue per caratteristiche organolettiche e qualitative tipiche.
Trattasi di un pomodoro caratterizzato da piante ad accrescimento indeterminato e da bacche piccole di forma prevalentemente
“allungata a pera”, dallo spiccato sapore agro dolce.
Ad oggi rappresenta il fiore all’occhiello di questo comune. Numerose sono le attività nate intorno a questa economia.
Di particolare rilievo sembra essere l’iniziativa del “Corbarino Tour” ideata da un coltivatore locale, il quale abbina all’esperienza nei campi anche una fase di degustazione del prodotto.
ll piccolo borgo è anche noto per il tradizionale evento “Calata dell’Angelo” il 16 luglio in onore si Sant’Erasmo e per il “Festival degli Artisti di Strada” in programma il 10 settembre di ogni anno.