Antichissima città di origine etrusca, conosciuta di Nuceria Alfaterna, al suo nome è legato un alfabeto e batté moneta durante la fase sannitica.
Cicerone la definì una delle città principali della Campania, sede di una diocesi dal III secolo. È stata teatro di due storiche battaglie, la battaglia dei Monti Lattari e la Battaglia di Nocera.
Nel 1806 lo scioglimento di Nocera dei Pagani diede origine a cinque comuni: Nocera San Matteo, Nocera Corpo, Pagani, Sant’Egidio del Monte Albino e Corbara.
Grazie alle aree di particolare pregio naturalistico, fa parte dell’area tutelata del Parco regionale dei Monti Lattari e del Parco regionale Bacino Idrografico del fiume Sarno.
Considerata tradizionalmente «la capitale dell’Agro nocerino-sarnese», valle a est del Vesuvio, la città sorge lungo la dorsale settentrionale dei monti Lattari.
Le prime testimonianze relative ad una frequentazione della città risalgono al periodo noto come Bronzo Antico.
La religione cristiana dovette attecchire presto in città, che conta anche due martiri: i santi Felice e Costanza. Secondo alcuni la prima comunità cristiana nocerina risalirebbe allo sbarco di Paolo a Pozzuoli, quando Prisco, venerato poi come Santo, si sarebbe diretto verso sud per diffondere l’evangelo, la “buon novella”. Secondo alcuni nella sua casa si sarebbe tenuta la famosa ultima cena di Cristo.
Sono davvero tanti i luoghi di interesse di una città che come è stato detto risulta essere, insieme a Sarno, cittadina di riferimento della valle.
Luoghi di culto
Palazzi Storici
edificato sulla sommità della collina del parco, ed adiacente al castello medioevale, ingloba anche edifici realizzati dai Dè Guidobaldi (cappella circolare) e il mastio del castello medioevale. L’ala verso nord accoglieva in ampi saloni la preziosa collezione archeologica della famiglia Fienga.
fu realizzato da Ferdinando I Carafa, secondo duca di Nocera.
L’edificio sorge a ridosso dell’antico Borgo (attuale via Solimena). Nel 1751 il palazzo ducale fu raso al suolo e rialzato trasformato in Caserma di Cavalleria, la caserma Tofano.
tra il liceo classico ed il palazzo comunale si passeggia affiancando questa grande struttura tardo seicentesca. Interessanti il portale e le finestre su che danno su piazza Cianciullo. Caratteristica la Cappella di Santa Sofia (con epigrafe in alfabeto greco), del XIX secolo.
il piccolo edificio turrito, ormai simbolo della città, impreziosisce il centro cittadino con la sua mole ottocentesca.
insieme al prospiciente seminario, costituisce l’accesso monumentale al viale che conduce alla Cattedrale, nel quartiere Vescovado. Il palazzo, impreziosito dalla piccola cappella di famiglia, è caratterizzato da un ampio portale e da una loggia
porticata che si affaccia sul cortile interno.
la sede municipale nocerina è il centro geografico e amministrativo della città.
Strade e Piazze
è la piazza più suggestiva della città, caratterizzata dalla grande scalinata bianca che porta all’ingresso del convento omonimo.
rappresenta il cuore commerciale della città. Ricalca l’antico asse della via Regia o Nocerina, che dal Golfo di Salerno, conduceva a Castellammare di Stabia.
oltre ad aver ospitato le case dei Solimena, occupa un posto
speciale nella letteratura italiana del ‘900 perché Domenico Rea vi ha situato l’abitazione di Miluzza, la protagonista del suo romanzo Ninfa plebea.
Siti archeologici
Aree naturali
Il territorio cittadino fa parte di due parchi regionali della Campania:
• Il Parco regionale Bacino Idrografico del fiume Sarno, che insiste sulla parte settentrionale del territorio comunale
• Il Parco regionale dei Monti Lattari, che interessa l’area meridionale della città, lungo le dorsali del Monte Albino.
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